Sono da poco tornata da tre giorni a Siviglia e non vedevo l’ora di raccontarvi tutto quello che dovete vedere – e vivere – nel capoluogo dell’Andalusia.
Siviglia è la città perfetta per un weekend tra donne: io ci sono stata con tre ex colleghe per una reunion tutta al femminile e la città ci ha fatto stare talmente bene che a fine vacanza ci siamo chieste se saremmo riuscite a trovare un’altra Siviglia per il nostro prossimo viaggio insieme.
Siviglia racchiude in sé tanti aspetti positivi che solitamente non è possibile trovare in altre città: la dimensione contenuta del centro storico permette di girarla comodamente a piedi, mangiare e bere fuori è economico, il cibo è delizioso, il clima è fantastico, la città è oggettivamente bellissima e offre moltissime cose da vedere e visitare. Ma la cosa che più mi ha colpita, e che non avevo mai vissuto così intensamente in un’altra città, è l’aria di festa che costantemente si respira per le strade: processioni religiose, canti e balli tradizionali, matrimoni, comunioni, cresime. Siviglia è un inno alla vita e al godersi i piccoli piaceri quotidiani. Le persone del posto non perdono occasione per rivolgerti un “guapa”, un sorriso o un “que te lo pases bien”: ed è esattamente quello che abbiamo fatto.
Cosa vedere a Siviglia in tre giorni
Siviglia è una città ricca di storia e di tradizioni: se siete amanti dell’arte, dell’architettura o semplicemente delle cose belle, troverete pane per i vostri denti. In ogni vicolo, cortile o ingresso di abitazione privata potrete ammirare dei veri e propri gioielli. Per questo Siviglia è una città da visitare a piedi e con gli occhi ben aperti per non perdersi tutte le sue bellezze, spesso piacevolmente nascoste. Il centro storico è abbastanza piccolo: potete visitare Siviglia in tre giorni senza perdervi i luoghi di interesse principali e concedendovi varie pause per assaggiare le deliziose tapas negli innumerevoli tapas bar della città.
Tra le cose da vedere, il primo posto lo occupa l’imponente cattedrale di Santa Maria della Sede di Siviglia, la cattedrale gotica più grande del mondo e terza chiesa cattolica per dimensioni, dopo San Pietro nella Città del Vaticano e Saint Paul a Londra. Imperdibile è la visita alla sua torre campanaria, chiamata la Giralda, da cui potrete godere di uno splendido panorama sul centro storico di Siviglia, i suoi tetti e il patio degli aranci, delizioso cortile della cattedrale in cui i protagonisti sono, appunto, gli alberi di arancio.



Dalla cattedrale potete raggiungere Plaza de Toros de la Maestranza, l’arena dove si tiene la famosa corrida. Quando ve la ritroverete davanti vi renderete conto di quanto rappresenti nei colori la Siviglia che vi siege sempre immaginati, con quell’irresistibile mix di rosso e giallo.

Piacevolissima è anche la camminata lungo il Guadalquivir, il fiume di Siviglia, che da Plaza de Toros de la Maestranza porta verso un altro simbolo della città, l’arabeggiante Torre dell’Oro. Dall’altra parte del fiume si trova invece il quartiere di Triana: perdersi tra le sue vie colorate è davvero magico!




Se volete passare qualche ora immersi in uno spazio senza tempo il posto giusto è il Real Alcázar de Sevilla, un sublime palazzo reale in cui azulejos, fontane, labirinti, palme e rose vi ruberanno il cuore.



Anche Plaza de España saprà conquistarvi con la sua architettura, i suoi colori accesi e le barchette che le ruotano intorno nel piccolo canale.

Per un’originale vista sulla città non potete non salire sulla particolarissima struttura in legno Metropol Parasol, o anche chiamata dai sivigliani Las Setas. Noi ci siamo state poco prima del tramonto e la sensazione meravigliosa che ho provato è stata quella di un vero e proprio bagno di sole, sospesa tra i tetti bianchi della città. Indimenticabile!

Cosa vivere in tre giorni a Siviglia
Per “disfrutar” al meglio la città andalusa, non ci si può fermare a cattedrali e palazzi reali, ma bisogna vivere tutti i piaceri che offre.
Il primo posto lo occupa il cibo. Amici spagnoli mi avevano consigliato così tanti tapas bar a Siviglia che in tre giorni era impossibile visitarli tutti, ma quelli che abbiamo scelto ci hanno regalato tanti sorrisi. Per iniziare al meglio la giornata potete fermarvi per una colazione alla sivigliana da Er Tito, a base di succo di arancia fresco (per soli €1.20!) e tostadas con pomodoro e prosciutto crudo. Per l’aperitivo vi consiglio il vino rosso e le indimenticabili croquetas di Casa Ricardo, tra prosciutti appesi e madonne al muro. Se volete concedervi delle tapas più sofisticate andate da Eslava: imperdibile l’huevo sobre servito su una torta di porcini, vincitore del primo premio al “Sevilla en Boca de Todos” nel 2010. Se avete voglia di pesce freschissimo non perdetevi La Azotea e le sue ottime ostriche. Per quanto riguarda i drink, il migliore del weekend lo abbiamo bevuto sulla terrazza dell’EME Catedral Hotel: un delizioso e freschissimo Rebujito (drink che può essere considerato lo Spritz sivigliano) con vista sulla Giralda e sui tetti di Siviglia.




Vivere Siviglia significa anche vivere le sue strade, veri palcoscenici all’aria aperta di riti, usanze e tradizioni. La città si contraddistingue per le sue processioni religiose, le esibizioni di musica e balli tradizionali e l’alto numero di spose e cresimati che, soprattutto a maggio, colorano la città con i loro abiti originali. Ovviamente anche noi non volevamo lasciarci sfuggire l’occasione: per soli tre euro vicino a Plaza de España puoi farti fotografare con gli abiti tipici sivigliani e assicurarti tantissime risate.




Un altro piacere che offre Siviglia è la musica: il venerdì sera lo abbiamo passato a La Madriguera de Mai, un simpaticissimo tapas bar che offre anche spettacoli live di flamenco. Assistere a uno spettacolo di flamenco è una grande emozione, specialmente se come noi potrai condividerla con gli spagnoli che con gioia e convinzione incitano il cantante e la ballerina, partecipando attivamente all’esibizione. Per questo a fine spettacolo non mi sono potuta trattenere dal chiedere a delle signore spagnole quale fosse l’argomento delle canzoni. “Questo è un flamenco allegro, che parla dei piaceri della vita quotidiana”, mi dicono. “Parla di amore?“, chiedo io. Loro mi rispondono: “No, l’amore non è il solo piacere della vita, ci sono molte altre cose”.
Il loro commento mi ha fatto riflettere, sorridere e in parte mi ha anche rassicurata. È vero, l’amore non può essere l’unica forma di vero piacere: ce ne sono molti altri, anche se a volte tendiamo a sottovalutarli, a darli per scontati o, peggio ancora, a non riconoscerli più.
Siviglia in questo gioca un ruolo fondamentale: per tutto il tempo in cui starete lì, grazie al suo sole, al suo cielo azzurro, alle sue mattonelle blu, al suo cibo e alla sua bellezza non farà altro che ricordarvi di quanti piaceri questa vita può offrirci e il suo flamenco allegro non farà altro che convincervi che è nostro dovere apprezzarli al massimo.
Volete vedere i video dei miei bellissimi giorni trascorsi a Siviglia? Vi lascio qui il link alle mie Storie.
Vi piace la Spagna? Ho viaggiato tanto in questo Paese e vi racconto le altre mie avventure qui sotto. Buona lettura!

2 pensieri su “Cosa vedere a Siviglia in tre giorni”