Quando abbiamo deciso di partire per il nostro road trip in Lombardia, non ho avuto dubbi su quale città visitare: Mantova. Da anni mi affascinava e mi dava l’idea di una città “esotica”, così lontana (in tutti i sensi) dalla mia Varese.
Purtroppo devo ammettere che non è stato un colpo di fulmine. Sapete benissimo che in questo blog non mi tiro certo indietro quando devo elogiare un posto che ho visitato e che mi ha conquistata. Vorrei poter fare lo stesso con Mantova, ma non mi è possibile. Ho trovato la città poco coinvolgente, quasi inospitale. Il freddo rigidissimo e i tanti lavori in corso nel centro storico, però, non hanno di certo aiutato. Credo quindi che debba concedere una seconda possibilità a questa città, che tutti mi hanno detto essere bellissima. Mi riservo di rivisitarla durante la bella stagione.
Con i dintorni di Mantova, invece, è nato un grande amore. Non mancherò di elogiarli, alla mia maniera, nelle prossime righe.
Mantova – Che cosa vedere e che cosa fare in città
Come vi dicevo prima, con Mantova non è stato un colpo di fulmine. Due cose, però, mi hanno davvero ammaliata: i palazzi e il cibo. Lasciate che vi racconti di entrambi.
Le residenze dei Gonzaga, Palazzo Ducale e Palazzo Te, con le loro splendide sale, non possono mancare durante una visita a Mantova. Quali sale visitare a Palazzo Ducale? Sicuramente la “camera più bella del mondo“, la Camera degli Sposi, dove regna il capolavoro rinascimentale di Andrea Mantegna (giocate a trovare il suo autoritratto!), il Corridoio dei Mori, la Sala dei Fiumi, la Sala dello Zodiaco e l’Appartamento degli Arazzi, i preziosi tessuti realizzati nelle Fiandre su disegno di Raffaello. Quale sale visitare invece a Palazzo Te? L’indubbia protagonista è la Sala dei Giganti, con l’imponente affresco di Giulio Romano. E prima di lasciare il palazzo ricordatevi di scattare la foto di rito sotto la Loggia di Davide, con il bel giardino sullo sfondo.
Una cosa mi ha davvero colpita durante la visita ai palazzi mantovani: i commenti lasciati da grandi personaggi del passato, che trovate proprio alla fine della visita di Palazzo Ducale. “Ci si domanda a quali sogni servirono quest immensi scenari.. Fu il sogno più spropositato del Rinascimento” diceva lo scrittore Corrado Alvaro nel 1933. O ancora il poeta Torquato Tasso nel lontano 1586: “Questa è una bellissima città, e degna c’un si mova mille miglia per vederla“. Insomma, non importa quanti chilometri vi servano per venire a Mantova e visitare i suoi palazzi: ne varrà sempre la pena.






Ma non di sola arte vive l’uomo e allora a Mantova concedetevi pranzi indimenticali. La città pullula di osterie, trattorie e ristoranti tipici e avrete l’imbarazzo della scelta nello scegliere quello che fa per voi. Noi abbiamo pranzato da Ristorante Grifone Bianco, un elegante ristorante in Piazza delle Erbe, dal servizio eccellente. Il nostro pranzo è iniziato con un ottimo tagliere a base di salumi del territorio e formaggi abbinati a deliziose mostarde e contorno di giardiniera (è nato un grande amore con queste specialità dopo il mio viaggio a Mantova!). A seguire, il piatto mantovano per eccellenza: i deliziosi tortelli di zucca. E per concludere in bellezza caffè e sbrisolona, la famosissima torta cittadina.
Mantova, ci rivediamo in primavera!


I dintorni di Mantova – Che cosa vedere e che cosa fare
Se con Mantova non è stato un colpo di fulmine, lo è stato invece con i suoi dintorni. Un’area tranquilla, in cui ci sono posti da vedere ma dai quali non si è sopraffatti, dove l’estesissima pianura padana lascia a tratti spazio a dolci colline, dove vengono prodotti ottimi vini di cui ignoravo l’esistenza e dove le mucche fanno tanto latte per regalarci la bontà del Grana Padano. E poi nel Mantovano si trovano lunghi percorsi nella natura per gli amanti della bicicletta, dolci borghi dal delizioso centro storico e innumerevoli ristoranti e agriturismi, in cui si mangia divinamente e al giusto prezzo.
Noi ce la siamo presa davvero comoda ed è stato bellissimo così. E quindi al posto di farvi un elenco dei posti da vedere nel Mantovano che non sarebbe completo (noi abbiamo deciso di saltarne alcuni, come Sabbioneta e San Benedetto Po, che invece sicuramente meritano una visita), preferisco raccontarvi come ci siamo goduti quelli che abbiamo visitato. Senza fretta, con calma. Per amarli per sempre.
Degustare ottimi vini in enoteca a Volta Mantovana
All’enoteca Gonzaga di Volta Mantovana sarei rimasta delle ore: troppo bello degustare i loro ottimi vini, tutti del territorio, accompagnati da deliziosi stuzzichini. Noi ci siamo fermati solo per un aperitivo, ottimo, ma anche il menu del pranzo sembrava squisito. Da enoteca Gonzaga si possono anche acquistare prodotti tipici fatti da loro, come la torta sbrisolona e diverse marmellate. Ciliegina sulla torta? L’enoteca affaccia proprio sui giardini di Palazzo Gonzaga, che potrete quindi visitare con il vostro Lambrusco Mantovano tra le mani. Credetemi, la degustazione sarà ancora più magica.



Fare il pieno di romanticismo a Castellaro Lagusello
“Per vedere il lago a forma di cuore dovete noleggiare un elicottero!“. Così ci ha risposto un giadiniere appena entrati a Castellaro Lagusello, il borgo famoso per affacciarsi su un laghetto dalla forma romantica. Aveva ragione, il lago a forma di cuore si può vedere solo dall’alto. Eppure camminare per una deserta Castellaro Agusello è stato comunque dolcissimo. Il borgo rientra nella lista dei borghi più belli d’Italia. Da vedere.




Dormire in campagna
La nostra permanenza nel Mantovano è stata resa ancora più bella grazie ai nostri amici Enzo e Karen, che ci hanno ospitato nel loro loghino, il tipico rustico di campagna, a Roverbella. Indimenticabili le meravigliose cene che ci hanno preparato e i tanti racconti sul territorio, che ci hanno permesso di conoscere meglio la zona. Non avete amici che abitino in un loghino mantovano e che possano ospitarvi? Nessun problema! Enzo e Karen hanno due appartamenti che affittano tramite airbnb, nella stessa casa in cui abbiamo soggiornato noi. Vi lascio il link qui, non fateveli scappare!


Mangiare in un agriturismo
Nel Mantovano si mangia benissimo. Ancora di più negli agriturismi in aperta campagna. Noi abbiamo pranzato da Agriturismo Bortolino a Volta Mantovana. Devo ammettere che appena entrati ero un po’ scettica. La sala era semivuota, l’arredamento molto spartano, il ristorante in generale forse poco valorizzato. Le mie sensazioni sono cambiate radicalmente quando sono arrivati i piatti. Abbiamo ordinato un ottimo antipasto a base di salumi (ovviamente) e giardiniera e due primi, delle tagliatelle al ragù di anatra e dei capunsei mantovani al burro e salvia. Ricordo di essermi alzata da tavola sazia e felice.


Perdersi per le Colline Moreniche del Garda e per la Strada del Vino e dei Sapori Mantovani
Noi lo abbiamo fatto di proposito. Le colline mantovane, tecnicamente chiamate Colline Moreniche del Garda, si prestano benissimo a dei giri a zonzo in macchina. Così facendo abbiamo scoperto la Strada del Vino e dei Sapori Mantovani, che ci ha portati fino alla Strada del Vino e dei Sapori del Garda. Solo perdendosi tra quelle strade di campagna si possono scoprire ottimi posti dove mangiare (gentilissimo il proprietario dell’Agriturismo Locustione, signor Luciano, che ci ha addirittura offerto un caffè), rilassanti maneggi e borghi arroccati, come Cavriana, dalle ottime pasticcerie (andate da Pasticceria Parolini per assaggiare ottimi pasticcini e la torta tipica del paese, la torta di San Biagio).
Perdersi nel Mantovano sarà un vero piacere per tutti i vostri sensi. Buon viaggio!



