Donna si sistema i capelli a Primrose Hill - Londra, Inghilterra

Cosa fare a Londra in quattro giorni

Sono appena tornata da un weekend lungo a Londra ed è stato semplicemente perfetto. Il tempo meraviglioso che abbiamo trovato e il fatto che fossimo andati durante le vacanze pasquali, con una bellissima atmosfera, hanno sicuramente giocato a favore della città, ma una cosa è certa: Londra è fantastica. Io l’ho sempre amata, ma questa volta mi ha davvero conquistata: l’ho trovata molto simile a New York, città che adoro, a Berlino, dove vivo, e, in parte, anche alla mia Italia, soprattutto nei fantastici parchi in fiore.
Vi state chiedendo cosa vedere a Londra in quattro giorni? Ve lo racconto qui sotto in quattro itinerari. Tenete presente che Londra è immensa e noi abbiamo camminato tantissimo (circa 18 chilometri al giorno). Vi posso però assicurare che girare Londra a piedi è bellissimo: noi siamo rimasti spiazzati, increduli e piacevolmente sorpresi a ogni suo angolo.
E ricordate: cercate di prendere gli autobus al posto della metro quando userete i mezzi pubblici. In questo modo potrete continuare a scoprire la città dai finestrini.

Londra, itinerario 1: il centro città

Mio marito non era mai stato a Londra e quindi non potevamo perdere le attrazioni turistiche più importanti, racchiuse nel centro città.
Il nostro itinerario è iniziato dalla St. Paul
s Cathedral, seconda cattedrale più grande al mondo, dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano. Se volete avere una bella vista su questa famosissima chiesa londinese potete salire sulla terrazza rooftop del centro commerciale One New Change. Gratuita e poco frequentata.

Vista su St. Pauls Cathedral dalla terrazza del centro commerciale One New Change

Poco lontano da St. Pauls Cathedral, non perdetevi il Barbican Centre, straordinario esempio di architettura brutalista.

Ci siamo poi spostati a South Bank, una piacevole camminata sulle rive del Tamigi che regala bei panorami sulla Cattedrale di Saint Paul e sui grattacieli della City e anche un carinissimo mercato di libri usati, il Southbank Book Market.
South Bank porta fino alla London Eye, la famosissima ruota panoramica di Londra. Noi abbiamo preferito dedicare il tempo ad altre attività, ma specialmente in quella meravigliosa giornata di sole poteva essere un’ottima idea salirci. Già camminando per South Bankvi renderete conto di quanto speciali siano gli abitanti e i visitatori di Londra: un mix di culture, lingue, abbigliamenti e atteggiamenti dal fascino irresistibile.

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London Eye, la ruota panoramica di Londra
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Bancarelle di souvenir vicino al Big Ben

Attraversando il Westminster Bridge, potete avere una vista meravigliosa sul simbolo per eccellenza di Londra, il famosissimo Big Ben. Abbiamo poi proseguito per Victoria Embankment, dove potete scattare una foto ricordo con la London Eye come sfondo.
Da lì abbiamo proseguito per la famosa piazza di Trafalgar Square e poi per le stradine delladorabile quartiere di Covent Garden, fino ad arrivare all’Apple Market, mercatino coperto di artigianato e design. A Covent Garden si respira sempre un’atmosfera di festa super piacevole ed è sicuramente una delle mie zone preferite di Londra.

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Pausa drink in un boutique hotel di Covent Garden
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Le super tipiche cabine telefoniche

L’itinerario è proseguito con una passeggiata per Soho e i suoi mille teatri, prima di arrivare a China Town e concederci ravioli e pollo in salsa agrodolce per pranzo. Se invece desiderate assaggiare qualche prelibatezza tipica inglese, vi consiglio il pub Windmill. Personale gentilissimo, atmosfera accogliente e pies indimenticabili!

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La porta di ingresso di China Town
Fantastiche English pies al pub Windmill, nel centro di Londra

A seguire foto di rito davanti ai maxischermi pubblicitari di Piccadilly Circus, prima di iniziare una sessione intensa di acquisti tra Regent Street e Carnaby Street, due tra la vie di Londra più famose per fare shopping.

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Foto ricordo a Piccadilly Circus
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Carnaby Street, iconica via dello shopping londinese

Ciliegina sulla torta l’aperitivo sull’erba a base di prosecco e formaggio delizioso di Neals Yard Dairy nel piccolo parco di Soho Square, insieme a tanti altri londinesi.
Per la cena? Hoppers Soho, ristorante dello Sri Lanka, e caffè espresso in Little Italy, prima di iniziare a far festa nelle stradine di Soho tra pub tradizionali e gay club.

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Aperitivo sull’erba a base di prosecco, pane e formaggio a Soho Square: indimenticabile!
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Mio marito in un gay club di Soho

Londra, itinerario 2: la parte ovest

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato all’esplorazione dei quartieri a ovest di Londra.
Prima fermata Notting Hill, con le sue celebri case dai colori pastello e il suo famosissimo mercato di Portobello, anche chiamato Portobello Road Market. Il mercato è frequentatissimo, ma devo ammettere che non mi ha fatto impazzire sia a livello della merce venduta, che dell’atmosfera in generale. L’ho trovato molto, troppo, turistico.

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Le case colorate di Notting Hill, perfette per delle foto ad effetto
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Il mercato di Portobello a Notting Hill
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Un negozio di seconda mano di Notting Hill
Cosa che adoro fare a Londra: giocare a essere la più cool

Dopo il mercato di Portobello, abbiamo visitato Kensington Gardens e Hyde Park. I parchi di Londra mi hanno conquistata: aiuole in fiore, laghetti con cigni e papere, pappagalli colorati tra gli alberi, fontane dove i bambini possono giocare con l’acqua, erba verdissima dei prati: se avessimo avuto più tempo avremmo sicuramente trascorso un intero pomeriggio in un parco londinese.

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Un cigno nel lago di Kensington’s Gardens
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Bambini londinesi giocano nella fontana in memoria di Lady Diana a Hyde Park

Per pranzo, dopo aver camminato per il canale di Little Venice, ci siamo concessi un pranzo delizioso da The Summerhouse, ristorante di pesce che affaccia proprio sul canale. Consigliatissimo!

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Pranzo indimenticabile a base di pesce da The Summerhouse a Little Venice

Nel pomeriggio non poteva mancare una birra a Camden Town, uno dei quartieri più famosi e frequentati di Londra. Se volete assaggiare street food proveniente da ogni parte del mondo, fare shopping stravagante e dedicarvi al people-watching, Camden Town è sicuramente una tappa imperdibile di ogni viaggio a Londra. Tuttavia, rispetto ad anni fa quando la visitai per la prima volta, credo che abbia perso un po’ del suo fascino: l’ho trovata turistica e poco autentica.

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Mio marito cammina per le strade di Londra, direzione Camden Town
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La merce in vetrina nei negozi di Camden Town
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L’insegna di Camden Market, il mercato di Camden Town

Una piacevolissima scoperta è stata invece Primrose Hill: da questa collina situata a Regent’s Park è possibile ammirare lo skyline di Londra. Per noi è stato uno dei momenti più belli del nostro viaggio nella capitale inglese: non costa nulla e lo potete fare in ogni momento della giornata. Io vi consiglio però di andarci poco prima del tramonto, prendervi una birra, sedervi sull’erba e giocare a riconoscere i vari grattacieli della città, insieme a tantissime altre persone.

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Tempo di rifarsi la coda a Primrose Hill

Per cena vi potete fermare in Regent’s Park Road, ai piedi di Primrose Hill, una via super carina con diversi ristoranti. Per il drink post-cena ci siamo invece spostati in uno dei quartieri della vita notturna londinese, Shoreditch. La zona è frequentatissima e rumorosissima per via dei numerosi club, per questo abbiamo preferito goderci dei fantastici cocktail in tranquillità da Seed Library.

Drink sofisticati da Seed Library, nel quartiere di Shoreditch

Londra, itinerario 3: la parte est

Il terzo giorno del nostro viaggio a Londra abbiamo esplorato i quartieri della parte est, partendo dal mercato dei fiori di Columbia Road, il Columbia Road Flower Market. In questo mercato di quartiere si respira una bellissima atmosfera grazie ai colori e ai profumi delle tantissime piante esposte, alla musica del gruppo jazz che si esibisce nella via, ai tanti negozietti e bar e al viavai dei londinesi che vengono a comprare i loro fiori preferiti.

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Il mercato dei fiori di Columbia Road
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Bamboline londinesi

Ci siamo poi spostati in quello che è diventato, dopo questo viaggio, uno dei miei quartieri preferiti di Londra: Brick Lane, anche chiamata Bangla Town. Questo quartiere ci ha stupiti a ogni metro percorso: murales, artisti di strada, mercati di street food, negozi di seconda mano e vintage super cool. Imperdibile!

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Felice di trovarmi in una stradina super caratteristica di Brick Lane
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Un murales a Brick Lane

Il nostro itinerario è proseguito per il quartiere della City, con foto di rito a uno dei simboli dello skyline londinese, il 30 St Mary Axe, meglio conosciuto come Il Cetriolo (The Gherkin in inglese).

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The Gerkin, il Cetriolo, e la Chiesa di St Andrew Undershaft: che accostamento di antico e moderno!

Pranzo in uno dei ristoranti di Londra più famosi per la colazione, il The Breakfast Club, prima di raggiungere il Tower Bridge attraverso una bella camminata lungo il Tamigi.

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Pausa pranzo nel ristorante delle colazioni The Breakfast Club

La visita al Tower Bridge è stato un altro momento indimenticabile del nostro viaggio a Londra: il ponte in sé è bellissimo, ma diventa ancora più speciale quando, mentre stai per andare via, decide di alzare il ponte levatoio e far passare una barca. Vale decisamente la pena aspettare che questo accada, ho avuto come l’impressione che la città si fosse fermata per un momento.

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Tower Bridge, in tutto il suo splendore

Dopo il Tower Bridge ci siamo spostati a Buckingham Palace e ci siamo persi in mille foto nelle bellissime aiuole in fiore davanti al palazzo reale. Una volta lì, non potete perdervi St. James Park: questo parco, specialmente in primavera e in una giornata di sole, è una meraviglia ed è abitato da tantissimi scoiattoli.

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Fiori meravigliosi nelle aiuole di St James’s Park

Poco lontano trovate anche l’abbazia di Westminster, un altro imperdibile simbolo di Londra.

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L’Abbazia di Westminster, su sfondo azzurro

Per cena ci siamo spostati a Chelsea, in King’s Road. Se avete voglia di una pizza, uno spritz e una deliziosa terrazza all’aperto, non perdetevi il ristorante Made in Italy. Anche questo consigliatissimo.

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Pizza napoletana e spritz da Made in Italy

Londra, itinerario 4: la parte nord

L’ultimo giorno del nostro viaggio a Londra lo abbiamo dedicato all’esplorazione del nostro quartiere, Hackney, e di quelli vicini. Causa volo di rientro avevamo solo qualche ora da passare in città, ma anche nel poco tempo che avevamo a disposizione Londra non ci ha delusi.
Abbiamo camminato lungo il Regent’s Canal, il canale che attraversa praticamente tutta Londra, fino a Broadway Market, una via piena di ristoranti e negozi carinissimi.
Poco lontano abbiamo trovato la Hackney City Farm, una simpatica fattoria urbana dove potete trovare pecore, galli, agnellini e molti altri animali.
Prima di prendere l’autobus per l’aeroporto, ci siamo concessi un ultimo attimo di vita londinese a Victoria Park, un parco enorme e bellissimo, dove ho avuto la sensazione di essere gli unici due turisti presenti.

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Murales con David Bowie a Broadway Market
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Passeggiata lungo il Regent’s Canal
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Paperelle alla fattoria urbana di Hackney City Farm
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Birre al pub The Lauriston, nel quartiere di Hackney
Deliziose Fish and Chips al pub The Virgin Queen, sempre ad Hackney

Dopo il mio meraviglioso weekend lungo a Londra ho ripensato molto alla celebre frase di Samuel Johnson, che avevo imparato sui banchi di scuola durante una lezione d’inglese: “Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita”. Sottoscrivo.

Volete vedere i video dei miei bellissimi giorni a Londra? A questo link trovate tutte le mie Storie!

Vi piace visitare le città europee? A questi link trovate altri articoli che ho scritto e che spero possano esservi utili:

8 pensieri su “Cosa fare a Londra in quattro giorni

  1. Come sempre riesci a farmi venire la voglia di preparare lo zaino e partire!!!! Ho iniziato a scoprire il mondo con lo zaino nel 1980 e continuo così zaino piccolo e vai….
    Sivilla poi Athina e ora voglia di rivedere Londra dopo la tua perfetta descrizione
    Grazie Agnese

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      1. Con te viaggi particolari ho già nella mente due itinerari da proporti…..però in piena libertà. …scegli tu!!!

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  2. Brava Agnese mi ha reso felice con questo reportage.. A London ci sono andato x 35 a ni ininterrottamente, anche senza parlare inglese.. Manco da 4 a ni ma quest’anno.. Finalmente torno!!! Mi hai fatto rivivere tutti posti dove sono stato in particolare Neal’s Yard.. Un posto magico.. È la mia zona preferita..
    Maurizio Carminati

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