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Viaggio in Messico tra Holbox, Playa del Carmen e Tulum

Dopo anni di viaggi con gli amici alla “zaino in spalla e poche ore dormite in media a notte”, ho deciso di fare un viaggio dalle prospettive diverse e di partire con i miei genitori alla volta della Riviera Maya, in Messico. Ciò non significa che il viaggio sia stato meno bello o avventuroso, anzi.
Per la prima volta mi sono ritrovata a essere la sola guida turistica/assistente di viaggio/ufficio prenotazioni della vacanza. Ed è stato meraviglioso vedere come tutto sia andato alla perfezione e soprattutto come i miei fossero felici dei posti in cui li ho portati.
Sono sicura che questi consigli vi saranno sicuramente utili. A voi il racconto del nostro viaggio in Messico nella Riviera Maya, tra Holbox, Playa del Carmen e Tulum.

Holbox

Questa bellissima isola del Messico ha conquistato l’intera famiglia, con il suo mare paradisiaco, la sua anima rilassata e umile, il cibo delizioso e il suo essere così vivace e semplice.
Che cosa fare a Holbox? Lasciarsi ispirare, io ho avuto l’impressione che fosse tutto molto facile: è facile trovare delle spiagge che ti lasciano a bocca aperta, è facile incontrare le stesse persone in ogni punto dell’isola, è facile mangiare ottimo pesce sulla spiaggia per pochi euro a testa ed è facile non aver più voglia di partire.
L’isola di Holbox è un piccolo gioiello, che continuo a ricordare con il sorriso sulle labbra.

Cosa ho amato di Holbox:

  • Il colore del mare, i giochi delle maree, le razze che ti nuotano accanto e le altalene nell’acqua di Punta Mosquito, la più bella spiaggia dell’isola.
  • Il pool bar dell’hotel Villas Tiburon, dove potete abbinare una vista indimenticabile su Punta Mosquito a un Margarita da capogiro (e non solo in senso figurato).
  • Il ceviche di Viva Zapata, considerato uno dei migliori ristoranti di Holbox.
  • I drinks a base di tequila e il dancefloor direttamente in strada del principale bar di Holbox, The Hot Corner.
  • Fare il bagno a scrocco nelle piscine dei meravigliosi boutique hotel sulla spiaggia. Dimmi che un giorno potremo permetterci Casa Sandra!
  • Il nostro delizioso hotel El Pueblito, in pieno centro e arredato alla perfezione.
  • La stellata di una Punta Coco completamente avvolta dall’oscurità, quando siamo andati a vedere la bioluminescenza.
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In pace con il mondo nel mare di Holbox
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I miei genitori alla spiaggia di Punta Coco
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Bambini travestiti per il Carnevale sfilano nelle stradine di Holbox
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Il mare straordinario che vi aspetta a Holbox
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Alla spiaggia di Punta Mosquito con la bassa marea
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Quando ci sono le basse maree a Punta Mosquito si cammina proprio nel mare
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Foto ricordo alle altalene di Punta Mosquito
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I colori di Holbox, indimenticabili

Cosa non mi è piaciuto di Holbox:

Non posso fare un elenco in questo caso, perché ho davvero amato Isola Holbox in tutte le sue sfaccettature (anche se non sempre positive, ma comunque affascinanti).
Forse quello che ricordo con meno piacere è il rapporto tra turisti e locali, dove i primi sembrano essere in netto vantaggio numerico e che fa riflettere su quello che potrà essere il futuro dell’isola. Mi reputo fortunata per aver visitato questo paradiso nei primi anni del suo sviluppo e il mio augurio è che i Messicani sapranno salvaguardarlo nel tempo.

Playa del Carmen & dintorni

Reggere il confronto con Holbox è impresa ardua per qualsiasi posto al mondo, anche per una località amatissima come Playa del Carmen. Ed è anche per questo che durante l’intera settimana di permanenza a Playa, il rammarico di essere stati troppo poco a Holbox era a tratti più forte della voglia di scoprire cosa avesse da offrire la seconda tappa del viaggio. Eppure continuo a credere che PDC sia il giusto compromesso per chi cerca vita da spiaggia, vita notturna ed escursioni ad altre località vicine.
E infatti non ci siamo fatti mancare nulla di tutto ciò: ci siamo goduti il mare delle più belle spiagge di Playa del Carmen come Playacar, Playa Esmeralda e Gran Coral, abbiamo cenato e bevuto sulla Quinta, la strada più famosa della cittadina, e abbiamo fatto meravigliose escursioni a Cozumel, alla spiaggia di Xphua e al cenote El Jardín del Edén.

Cosa ho amato di Playa del Carmen:

  • La natura selvaggia e rinfrescante del Cenote El Jardín del Edén, tra Playa del Carmen e Tulum.
  • L’acqua trasparente e dal colore indimenticabile della spiaggia di Xphua.
  • Fare snorkeling a El Cielo, Palancar e Columbia nell’isola di Cozumel, dove ho incontrato tartarughe, aragoste, stelle marine e tantissimi pesci colorati.
  • Le spiagge di Playa del Carmen: Playacar, con le sue innumerevoli palme, e Playa Esmeralda, la spiaggia dei Messicani, letteralmente un tuffo nella loro quotidianità.
  • L’esperienza culinaria di cenare da Loncheria Doña Mary a Playa del Carmen, dove il conto non supera i 5 euro a testa e il divertimento è assicurato!
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Bagno in piscina vista mare al Grand Coral Beach Club di Playa del Carmen
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Un indimenticabile tacos di polpo e avocado a Playa del Carmen
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La cucina a vista di Loncheria Doña Mary a Playa del Carmen
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Playa Esmeralda, la spiaggia dei messicani a Playa del Carmen
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Le infinite palme della spiaggia di Playacar a Playa del Carmen
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Un tuffo nell’acqua cristallina del Cenote El Jardín del Edén, tra Playa del Carmen e Tulum
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L’indimenticabile acqua del mare della spiaggia di Xphua
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Nel fantastico mare di El Cielo, isola di Cozumel

Cosa non mi è piaciuto di Playa del Carmen:

  • La spiaggia principale, presa d’assalto da immensi resort che a tutto fanno pensare tranne di essere in vacanza ai Caraibi.
  • La sempre più sfacciata commercializzazione della Quinta Avenida, che con il Messico c’entra davvero poco.
  • La dodici che non è più quella di una volta, dopo l’attentato al Blue Parrot nel gennaio 2017. Vedere la “mia” via così svuotata e indebolita mi ha riempito il cuore di un gran dispiacere.

Tulum

Vi innamorerete di Tulum, è matematico. A me aveva rubato il cuore già nel 2014, quando avevo bevuto uno smoothie seduta su un’altalena vista mare a Playa Paraiso, con i piedi nella sabbia e la pace dei sensi nell’anima. Questa volta però ho pensato che volevo vivermi Tulum a 360°, che volevo svegliarmi e addormentarmi con lei, che volevo vedere tutti i suoi colori dall’alba al tramonto e che, la sera, volevo divertirmi al piccolo Pueblo, proprio come se fossi una di lì.
È esattamente quello che ho fatto e credo di aver lasciato i miei genitori senza parole perché sì, l’albergo dove abbiamo alloggiato a Tulum, è il posto più bello in cui sia mai stata. Un’esperienza più che un hotel: la nostra camera all’hotel Poc Na era una cabana direttamente sulla spiaggia di Playa Paraiso, che ci ha permesso di vivere per tre giorni la vita di mare nella sua essenza più vera. La mattina venivamo svegliati dalla luce dell’alba che faceva capolino dalla barriera corallina e la sera ci addormentavamo con il rumore delle onde. Un sogno.
E poi Tulum ha qualcosa di speciale: si fa amare perché racconta di sé, dicendoti chi è e cosa vuole essere, ma allo stesso tempo si nasconde e lascia che sia tu a doverla scoprire. Non è una località semplice: il mare è spesso mosso e la spiaggia e il paese sono molto distanti l’una dall’altro, oltre ad avere diversi prezzi, il che porta molti turisti ad alloggiare al Pueblo e non al mare.
Ma la vera essenza di Tulum è la sua spiaggia, le sue altalene di legno, l’azzurro intenso della sua acqua, i suoi backpackers che vendono tiramisu o bikini sulla sabbia per racimolare qualche soldo per il loro infinito viaggio, le rovine che dall’alto e da centinaia di anni ammirano il suo grande protettore, il mare. Tulum bisogna viverla alla spiaggia, costi quel che costi.

Cosa ho amato di Tulum:

  • Alloggiare nella cabana dell’hotel Poc Na a Playa Paraiso: essere svegliata dall’alba e potere essere in spiaggia ad ammirarla nel giro di, non esagero, 10 secondi non ha prezzo.
  • Le rovine del sito archeologico di Tulum, così simbolo di questo Paese tanto bello per natura e paesaggi, quanto ricco di storia e di una forte cultura nazionale.
  • I tacos di Don Honorio (a soli 16 pesos!) e la Mariscada del ristorante di pesce El Cammello a Tulum Pueblo.
  • Bere infiniti Mojitos e Margaritas con il guarapo fatto al momento nel bar più frequentato e cool di tutta Tulum, Batey (e sì, il proprietario è di Varese e ne vado molto fiera!)

Cosa non mi è piaciuto di Tulum:

È davvero difficile che mi venga qualcosa in mente. Tulum è Tulum, e se amate il mare, la spiaggia e il buon cibo come me, avete davvero trovato il vostro paradiso.

Buon viaggio!

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Il sito archeologico di Tulum
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Il mio hotel del cuore: Poc Na a Playa Paraiso, Tulum
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Alba privata a Playa Paraiso

Volete visitare questa parte di Messico, ma non vi piacciono i posti troppo affollati? Leggete qui:
Dieci cose da fare non (troppo) turistiche nella Riviera Maya, in Messico

Amate i posti lontani ed esotici? Vi lascio questi miei articoli qui sotto:

9 pensieri su “Viaggio in Messico tra Holbox, Playa del Carmen e Tulum

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