Amici saltano alla laguna rosa di Las Coloradas - Yucatán, Messico

Riviera Maya in Messico – Dieci cose da fare non (troppo) turistiche

Questo post, e questo viaggio, nasce da una serie di domande, che mi sono fatta prima di partire.
Come posso visitare la Riviera Maya, in Messico, senza dover tornare nuovamente alle solite Cancún, Chichén Itzá, Mérida, Playa del Carmen e Tulum? Cosa posso visitare di nuovo? Che cosa c’è di ancora poco esplorato, e autentico, in quella zona di Messico così presa d’assalto dal turismo?
Questo è stato il mio terzo viaggio in Messico in soli cinque anni. E ancora una volta mi ritrovavo nelloYucatán e Quintana Roo, anche conosciuti come Riviera Maya. Una zona bellissima, che ha tanto da offrire (qui vi ho raccontato il viaggio che ho fatto in Messico con i miei genitori, tra Holbox, Playa del Carmen e Tulum), ma che per me necessitava di qualche aggiustamento. Mi sono documentata tanto e, alla fine, è stato un viaggio bellissimo.
Un consiglio? Affittate la macchina. In questo modo potrete gestire l’itinerario come meglio credete e battere sul tempo i turisti costretti ai tempi dei mezzi pubblici o dei tour operator.

Di seguito, la lista delle dieci cose non (troppo) turistiche da fare nella Riviera Maya in Messico.

1. Visitare la laguna rosa di Las Coloradas e il paesino di Rio Lagartos

Resa famosa grazie a una foto diventata virale su Instagram, la laguna rosa di Las Coloradas sa come lasciare i suoi visitatori a bocca aperta. L’acqua contiene infatti artemie saline, dei minuscoli crostacei che danno un intenso colore rosa all’acqua. Questi crostacei sono anche il principale nutrimento dei fenicotteri (da cui deriva il colore rosa del loro piumaggio), anch’essi presenti alla laguna di Las Coloradas.
Per visitare la laguna di Las Coloradas occorre pagare delle guide locali (noi avevamo pagato un prezzo piccolissimo nel 2019), che vi accompagneranno nella visita dandovi informazioni utili, oltre a scattarvi un sacco di foto.
Dopo la visita alla laguna rosa di Las Coloradas ci siamo diretti a Rio Lagartos, riserva della biosfera famosa per le colonie di fenicotteri e il birdwatching. Dal paesino di Rio Lagartos è possibile noleggiare una lancia e andare alla scoperta del parco naturale attraverso un tour guidato: essendo già tardi e avendo già visto i fenicotteri a Las Coloradas, abbiamo preferito evitare l’escursione.
Una visita al paesino di Rio Lagartos è comunque consigliata: un’esplosione di colori, abitanti super ospitali, autenticità messicana allo stato puro e, ovviamente, rappresentazioni di fenicotteri in ogni angolo!

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Il colore dell’acqua della laguna di Las Coloradas
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Foto ricordo alla laguna rosa di Las Coloradas
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Con le amiche migliori alla laguna rosa di Las Coloradas
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Foto di gruppo alla laguna rosa di Las Coloradas
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Fenicotteri rosa possono essere osservati a Las Coloradas
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Esplosione di colori nel paesino di Rio Lagartos
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Rio Lagartos, il paese dei fenicotteri

2. Concedersi una cena e un margarita a Valladolid

Valladolid è la classica città coloniale messicana: bella, colorata, con una grande piazza al centro dall’imponente cattedrale. 
Una visita a Valladolid non può però non includere un’ottima cena messicana e un delizioso margarita. La città offre moltissimi ristoranti dove provare la cucina locale. Noi siamo stati da Yakunaj Cocina Mexicana, dove i piatti sono deliziosi e presentati benissimo. Dopo cena abbiamo bevuto un margarita nel giardinetto interno di Restaurante El Atrio del Mayab, un posto molto carino!
A Valladolid si possono trovare anche molti boutique hotel: noi abbiamo pernottato a Casa Valladolid Boutique Hotel. La bellissima piscina in marmo immersa nella vegetazione è stata la soluzione perfetta per combattere l’altissima umidità e la stanchezza di fine giornata. Consigliato!

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Piatto messicano al ristorante Yakunaj Cocina Mexicana di Valladolid
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La chiesa di San Servacio e la luna piena a Valladolid

3. Fare un tuffo mattutino al Cenote Ik Kil

La Riviera Maya offre tantissimi cenotes, cavità naturali di acqua dolce, e super rinfrescante, tipiche del Messico. In questo mio terzo viaggio in Messico non volevo perdermi l’opportunità di visitare uno dei cenotes più famosi del Messico, se non il più famoso: il cenote Ik Kil.
La cavità, profonda 26 metri, è spettacolare: una volta in acqua, con gli occhi all’insù, ci si rende ancora più conto di quanto straordinaria sia la sua conformazione.
Fondamentale, però, andare appena apre, alle 9: in questo modo potrai evitare la massa di turisti che viene a rinfrescarsi dopo aver visto le rovine di Chichén Itzá.

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Il cenote Ik Kil
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Il cenote Ik Kil visto dall’acqua, ancora più straordinario

4. Passeggiare per le stradine di Chemax

Quando visiti un posto per la terza volta, e sei come me, ti costringi in un qualche modo a scoprire qualcosa di nuovo. Ed è così che un giorno in tarda mattinata, dopo il tuffo mattutino al cenote Ik Kil, ci siamo fermati a Chemax, cittadina tra Valladolid e Cobá. Chemax mi ha ricordato altre cittadine messicane che avevo già visitato ma, rispetto a quelle, l’ho trovata molto più autentica.
I suoi cittadini, poi, sono gentilissimi: cercavamo un negozio di abiti tradizionali e in molti si sono mobilitati per aiutarci a trovarlo. E, come sempre, con un sorriso sulle labbra. 
Non ci sono parole per descrivere queste sensazioni, lascio delle foto che spero sapranno parlare meglio di me.

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Ragazzina messicana posa per me a Chemax
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La cattedrale di Chemax
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Negozio di articoli da regalo e carretto di street food: uno spaccato della quotidianità a Chemax
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Camminare per le stradine di Chemax
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Gli abitanti di Chemax alla fermata dell’autobus

5. Gustare la cucina messicana 

Ok, io forse non faccio testo. Fin da piccola, ho imparato ad apprezzare i sapori della cucina messicana. È un amore che va avanti da moltissimo tempo. Va da sé, che per me un viaggio in Messico vale il costo del biglietto aereo anche solo per il delizioso cibo che si ha l’opportunità di assaggiare.
Tacos con ogni tipo di carne e condimento, ceviche alla messicana, aguachile, totopos, guacamole, quesadillas. Per non parlare dei drink: margaritas, tequila, mezcal.
La Riviera Maya, poi, offre tantissimi ristoranti, che vanno dalle più spartane taquerias ai locali di cocina económica che trovi per le strade, fino ai ristoranti sofisticati (e decisamente cari) di Tulum.
Anche in questo viaggio in Messico ho mangiato benissimo e, anche in questo caso, lascio parlare le foto.

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Taco alla Taqueria Los Chachalacos di Cancún
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Ceviche e totopos al ristorante El Mero Feliz di Francisco Uh May
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Margarita ed empanadas rivisitate da ARCA a Tulum
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Totopos, aguachile e guacamole da La Playita a Bacalar
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Totopos, guacamole e margarita da Chiringuito Tulum Hotel a Tulum

6. Salire sulla piramide di Cobá

Il Messico, paese ricchissimo di storia e cultura, offre tantissimi siti di rovine Maya. Nei miei precedenti viaggi in Messico avevo avuto modo di visitare i siti di Palenque, Chichén Itzá e Tulum. Sulla mia lista, però, dovevo ancora depennarne uno: Cobá.
Amici mi avevano raccontato di un’altissima piramide Maya (42 metri per l’esattezza), su cui si poteva salire e godere di un’incredibile vista sulla giungla circostante. È stato esattamente così. Bellissimo.
Un consiglio: la concentrazione di turisti può rovinare l’atmosfera di questo luogo magico. Se potete cercate di visitare le rovine di Cobá la mattina presto, per combattere sia il caldo, che i fiumi di gente.

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Sua maestà la piramide di Nohoch Mul
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La vista strepitosa che si apre sulla giungla dalla sommità della piramide Nohoch Mul
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Alla piramide di Nohoch Mul si possono scattare foto esilaranti
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Ammirare la giungla dalla piramide di Nohoch Mul, un sogno ad occhi aperti

7. Dormire in una casa sull’albero nella giungla

Spirito di adattamento, repellente anti-zanzare e la volontà di vivere un’esperienza unica. Solo queste tre cose servono per dormire in una casa sull’albero nella giungla messicana.
Noi abbiamo soggiornato da Casa Aztlan, ma diverse sono le soluzioni nella regione del Quintana Roo. Certo, i comfort erano limitati: bagno in comune nel cortile sottostante, caldo opprimente essendo le casette prive di aria condizionata, letto non dei più comodi. Però addormentarsi con i rumori della giungla non ha prezzo. E poi quando vi ricapita un’esperienza del genere?
Per me nei viaggi vince l’avventura e ciò che ne deriva: questo genera solitamente i ricordi più intensi che porterete a casa con voi una volta terminato il viaggio.

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La reception e il giardino di Casa Aztlan, vicino a Cobá
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La nostra indimenticabile casetta sull’albero a Casa Aztlan

8. Nuotare nelle acque turchesi del lago di Bacalar

Il lago di Bacalar è stato, senza ombra di dubbio, la rivelazione di questo viaggio all’insegna dei posti meno turistici da visitare della Riviera Maya.
Bacalar, posizionata all’estremo sud della Penisola dello Yucatan, può infatti risultare un po’ scomoda da raggiungere. Da Tulum, ad esempio, occorrono altri 215 km. Rimane quindi una destinazione meno frequentata delle altre, ma non per questo meno affascinante.
La laguna dei 7 colori, il famoso lago di Bacalar, è caratterizzata da un azzurro intensissimo, a tratti quasi accecante. Con un giro in barca a un costo contenuto potete visitarla ed è uno splendore continuo!
Non solo: a Bacalar potete trovare tantissimi ristoranti. Uno su tutti che mi sento di consigliarvi è La Playita: ottimo aguachile, ottimo margarita e ottima posizione direttamente in riva al lago. Per un buon drink, invece, non perdetevi La Catrina, che offre deliziosi cocktail a base di mezcal e tequila. 
Non lasciatevi scoraggiare dalle distanze: Bacalar vale ogni singolo chilometro richiesto per raggiungerla e anche di più!

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Primissima foto scattata a Bacalar: guardate che splendore di lago!
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Ecocamping Yaxche, un campeggio perfetto per un viaggio tra amici
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Salti di gioia al lago di Bacalar
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La laguna dei sette colori: le sfumature di azzurro sono indimenticabili
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Io immersa nell’acqua del lago di Bacalar, turchese e trasparente

9. Godersi la bella vita negli hotel più esclusivi di Tulum

Tulum non doveva rientrare nei luoghi da visitare in questo viaggio: l’avevo già vista, è diventata molto turistica e, in alcuni suoi punti, ben poco autentica. Eppure, quel paesino sul mare dei Caraibi rimane uno dei posti del mio cuore, di sempre e per sempre.
Anche questa volta è riuscita a regalarmi tante emozioni, semplicemente grazie alla sua natura, ai suoi colori e ai suoi rumori.
Godersi Tulum significa però anche togliersi degli sfizi e, tra le altre cose, passare qualche ora in paradiso nei tantissimi hotel super lussuosi che si trovano sulla spiaggia. Anche se noi pernottavamo in un hotel più modesto, non ci siamo lasciati sfuggire un pomeriggio da Chiringuito Tulum: i margaritas erano ottimi, il guacamole anche e la piscina rooftop un vero e proprio sogno.
Tutto questo può costarvi solo un drink: pensateci!

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Bagno nella piscina immersa nel verde di Chiringuito Tulum
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Foto al sole nella piscina di Chiringuito Tulum
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La piscina di Chiringuito Tulum regala sorrisi!
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La piscina rooftop di Chiringuito Tulum, un sogno
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Margaritas fatte a regola darte da Chiringuito Tulum
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La spiaggia di Tulum con la luce del tardo pomeriggio
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Le mie amate altalene in spiaggia a Tulum

10. Esplorare la riserva di Sian Ka’an

Ognuno di noi ha dei desideri particolari quando viaggia. Nel mio caso un desiderio spesso presente era quello di riuscire a vedere dei delfini in natura. Per un motivo o per l’altro, non sono mai riuscita ad esaudirlo.
In questo mio viaggio in Messico non mi sono lasciata sfuggire l’occasione e abbiamo prenotato un’escursione con un tour operator per visitare la riserva di Sian Ka’an dove, tra le altre cose, è possibile avvistare i delfini.
Il nostro tour comprendeva un giro in barca di circa due ore e mezza, che ci ha permesso di vedere coccodrilli e tartarughe marine, fare snorkeling alla barriera corallina e, come ultima fermata, farci un bagno in una piscina naturale.
Devo dire la verità: il tour non mi ha convinta. Ci è costato circa €90 euro, i quali mi sono sembrati eccessivi rispetto al tempo che abbiamo effettivamente trascorso nell’escursione.
Eppure, quando abbiamo visto mamma delfino con il suo cucciolo di 11 mesi comparire dall’acqua l’emozione è stata forte. Uno dei momenti più belli dei tanti viaggi che ho fatto.
E che mi ha fatto riflettere su una cosa: viaggiare ha un potere emotivo fortissimo. Riesce a farci vivere situazioni ed esperienze così lontane dalla vita di tutti giorni da sembrare quasi irreali.
Scrivo queste righe mentre sono in ufficio, a Berlino, stanca dalla lunga giornata di lavoro e non riesco a credere che poco meno di un mese fa piangevo di gioia alla vista di mamma delfino e del suo cucciolo.
Quali altre emozioni mi riserveranno i miei viaggi? Quali altri lati di me vivrò e sperimenterò nelle mie prossime avventure? Cosa riuscirà ancora a stupirmi? Non conosco la risposta al momento, ma sono curiosa di scoprirlo.
E dopo questo viaggio in Messico, ho una certezza: non importa se è la milionesima volta che visiti un posto. Se hai vivo il desiderio di scoprirlo ulteriormente e di lasciarti andare a quello che ancora ha da offrirti, riuscirà di nuovo a stupirti, emozionarti, conquistarti.

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Coccodrillo alla riserva di Sian Ka’an
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Tour in barca alla scoperta della riserva di Sian Ka’an
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Mamma delfino e il suo cucciolo alla riserva di Sian Ka’an
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Tartaruga marina alla riserva di Sian Ka’an
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Tuffo nella piscina naturale alla riserva di Sian Ka’an

Volete vedere i video del mio bellissimo viaggio nella Riviera Maya, in Messico? Vi lascio qui il link alle mie Storie!

Amate i posti lontani ed esotici? Leggete i miei articoli qui sotto!

8 pensieri su “Riviera Maya in Messico – Dieci cose da fare non (troppo) turistiche

  1. Anche oggi mi hai fatto rivivere emozioni forti e ti ringrazio!!!! Traspare la tua gioia e la tua continua curiosità!!! Mexico bello, non c’è dubbio un paese che porto nel cuore dal 1983 allora potevi salire la piramide a Chichen Itza e ammirare il giaguaro all’interno!!! Continua Agnese con lo spirito curioso di una bambina ma con la grinta di donna!!! E oggi giornata speciale ti auguro un buon compleanno ricorda alle 19,30 iniziava la tua avventura nella vita!!! Un bacione cipo

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  2. Bacalar merita assolutamente di essere visitata, è meravigliosa. Sarebbe utile segnalare che il mercoledì c è lo stop di navigazione, pertanto se si vuole fare un giro in kayak o con il battello in quel giorno non è possibile.

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    1. Ciao! È piaciuta tantissimo anche a me! Non sapevo di questo stop del mercoledì, un’iniziativa piuttosto recente per preservare la laguna. Grazie mille per la segnalazione! E per leggermi ♥️

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