Questo post vorrei quasi non scriverlo. Folegandros la sento un po’ mia, come un segreto condiviso da una cara amica, che bisogna custodire gelosamente. Ma se la mia indole fosse questa, questo blog non esisterebbe. Mi piace raccontare i miei viaggi e Folegandros non può essere un’eccezione.
Allora mi rivolgo a voi, cari lettori e care lettrici: se visiterete Folegandros, magari anche grazie a questo post, abbiatene cura. È un’isoletta autentica, sincera, ricca di tradizioni, di abitanti ospitali a cui voglio bene. Facciamo in modo che rimanga così.
Dieci bellissime cose da fare a Folegandros, la mia isola del cuore nelle Cicladi: ecco il mio racconto.
1. Lasciarsi coccolare da Petros del ristorante Dal Capo
C’è un posto che più di tutti mi è rimasto nel cuore a Folegandros. Mi ha chiamata subito, non appena arrivata al porto, con le sue sedie colorate e un’irresistibile sensazione di tranquillità. È Dal Capo, adorabile ristorantino gestito da Petros, un ragazzo dal viso duro, ma dal sorriso (e dal cuore) tenero.
Si mangia benissimo qui, dai gamberetti grigliati, ai dakos con formaggio locale, per non parlare delle dolcissime colazioni. La vista mare, poi, è un’ottima ciliegina sulla torta.
Dal Capo è un posto in cui mi piacerebbe davvero tornare, in cui mi sentirei a casa, in cui so che verrei accolta a braccia aperte. A presto Petros!


2. Perdersi nelle viuzze della Chora
La Chora di Folegandros è davvero bella. Forse non come la Chora di Serifos, ma poco ci manca. Un labirinto di deliziose stradine che culmina nella piazza principale, in cui si trova uno splendido giardinetto.
Tanti i locali da provare a Chora: da Pounta, raffinato caffè immerso in uno rigoglioso cortile, al Souvlaki Club dove, lo dice il nome stesso, si può assaggiare questa specialità greca a un prezzo piccolissimo.
Dalla Chora si possono ammirare anche bellissimi tramonti e la Panaghìa, la chiesa simbolo di Folegandros. Che volete di più?


3. Scoprire le bellissime spiagge
Qualcuno ci ha detto: “a Folegandros non si va per le spiagge, ma per la Chora“. Beh, per quanto il paesino tradizionale più famoso di Folegandros mi sia piaciuto tantissimo, ho dei bellissimi ricordi anche delle spiagge. Certo, non sono tante come le spiagge di Milos o come le spiagge di Serifos, e probabilmente anche non così belle, ma hanno un fascino selvaggio e incontaminato. E poi come si fa ad andare nelle isole greche e non andare in spiaggia?
Noi, siccome abbiamo visitato Folegandros ad aprile, non abbiamo fatto tantissima vita da spiaggia, ma le due che abbiamo visitato le abbiamo trovate splendide.
- Vardia, vicina al porto, vi si accede tramite una scalinata. L’acqua è color turchese, resa ancora più cristallina dal fondo di sassolini bianchi e neri. Il ricordo più bello? Nuotare in quel mare trasparente ammirando le imponenti pareti rocciose che lo racchiudono.

- Katergo, raggiungibile solo tramite taxi barca o attraverso un sentiero di circa 30 minuti, immerso nella natura selvaggia. Noi abbiamo scelto questa opzione, l’unica disponibile ad aprile: inutile dire che la spiaggia era tutta per noi.

4. Comprare il pesce dalla barca del pescatore al porto
Una cosa che ho adorato a Folegandros: comprare il pesce direttamente dal pescatore.
Dal balcone del nostro appartamento potevamo vedere quando arrivava la barca e scendere subito per assicurarci il miglior bottino. Io mi sono fatta prendere dall’entusiasmo e ne ho comprato troppo, e così abbiamo dovuto mangiare polpo in tutte le salse per giorni. Ma questa è un’altra storia.


5. Farsi rubare il cuore da Ano Merià
È ad Ano Merià che ho davvero realizzato quanto bella sia Folegandros e quanto mi avesse rubato il cuore, per sempre. Non che ci sia niente di particolare da vedere, è un semplice paesino che si sviluppa su una strada principale, e in cui tira pure tanto vento.
Eppure da lì si aprono degli scorci panoramici pazzeschi, sia sulla Panagìa, che sul paesino di Agkali. E poi si cammina e ci si rende conto di essere circondati solo una da cosa: il blu profondo del mare Egeo. Magia pura.



6. Alloggiare al porto
Anche in questo caso ci era stato detto qualcosa di bizzarro: “non alloggiate al porto, non c’è nulla, andate a Chora“. Per me poter vedere quello splendido mare dal balcone del nostro appartamento e andare a piedi al ristorante Dal Capo sono sufficienti ragioni per stare a Karavostasis, il nome del paese in cui si trova il porto di Folegandros.
Ma non solo: potete raggiungere sia la spiaggia di Vardia, che quella del porto in pochi minuti a piedi, comprare il pesce dalla barca del pescatore non appena arriva e, in generale, godere di tanta tranquillità e bellezza. Chora si raggiunge comunque in pochi minuti di macchina, se è per quello.
Per me a Folegandros si dorme al porto, fine della discussione.

7. Ammirare la chiesa di Panagìa, da ogni punto possibile
È senza dubbio il simbolo di Folegandros: la chiesa di Panagìa, splendidamente posizionata su una montagna al termine di una scenografica strada a zig zag, a strapiombo sul mare. La si può ammirare più o meno da ogni punto dell’isola e ve lo assicuro, vi affezionerete.
Non fate il nostro errore però: andate a vederla anche da vicino. Dicono che i tramonti e la vista da lassù siano sensazionali.


8. Addentrarsi nei tanti sentieri immersi nella natura
Come in tante altre isole delle Cicladi, anche a Folegandros si possono fare delle belle passeggiate nella natura. Noi abbiamo percorso il sentiero per raggiungere la spiaggia di Katergo, uno dei ricordi più belli che ci lega all’isola.
Sul sito ufficiale dell’isola, trovate più informazioni sui sentieri disponibili a Folegandros (e pure in italiano!).
9. Farsi fare un massaggio ayurvedico
Come concludere in bellezza una splendida giornata a Folegandros se non con un massaggio ayurvedico fatto comodamente nella camera del vostro alloggio?
Per esaudire questo desiderio vi basta contattare Laura, una signora italiana che da anni trascorre le estati a Folegandros e che è specializzata in questo tipo di trattamenti. Come trovarla? Chiedete alla gente del posto: a Folegandros funziona così!
10. Unirsi ai festeggiamenti della Pasqua ortodossa
Questo è il vero motivo per cui non vorrei scrivere questo post. D’altra parte non posso non raccontare cosa ci è successo a Folegandros tra il 14 e il 18 aprile 2023. Per puro caso siamo finiti su questa splendida isola proprio in concomitanza dei festeggiamenti della Pasqua ortodossa, molto sentita in Grecia, ma soprattutto a Folegandros.
Cosa succede quindi a Folegandros nei giorni di Pasqua?
I festeggiamenti iniziano il venerdì, con una processione per le vie di Chora, resa ancora più suggestiva dai profumi degli incensi, che gli abitanti del paese accendono fuori dalle loro case.
Il sabato a mezzanotte è ufficialmente Pasqua: finita la messa, che si tiene nella chiesa della piazza principale di Chora, si guardano i fuochi d’artificio e poi si va al ristorante. Qui si tiene il cenone pasquale: la tradizione vuole che si mangino piatti forti a base di interiora, per riabituare l’organismo al consumo di carne dopo il digiuno della quaresima.

Ma è il giorno dopo che parte un evento grandioso: l’icona, una raffigurazione sacra che viene prelevata dalla chiesa di Panagìa proprio in occasione della Pasqua, viene portata di casa in casa, a benedire le mura e i suoi abitanti, con tanto di sacerdote al seguito. Gli abitanti delle case accolgono nel migliore dei modi l’icona e le tante persone che arrivano con lei offrendo piatti tipici, infiniti bicchierini di rakì, un liquore tipico, e prendendo parte a balli e canti. I festeggiamenti continuano fino a sera, infatti io e Johannes ci siamo ritrovati a ballare il sirtaki in una casa di Kastro, il quartiere medioevale di Chora, ben dopo il calar del sole. Lo stesso copione si ripete il giorno dopo, ma ad Ano Merià.


Il giorno più incredibile però – una tradizione che si tiene solo a Folegandros – è il martedì. Si parte da Chora alle 9 del mattino e ci si incammina per l’entroterra dell’isola. Ovviamente è l’icona ad aprire il corteo, portata a spalla per tutta la durata dagli abitanti dell’isola. Durante questa processione per i sentieri di Folegandros si visitano le fattorie locali e altre abitazioni private e infine si arriva a Karavostasis, il porto. A quel punto l’icona viene messa su una barca (noi siamo stati così fortunati da essere sulla stessa) e la si porta a benedire anche il mare, circondati da decine di altre imbarcazioni, fuochi d’artificio, fumogeni e chi più ne ha, più ne metta. Terminato il giro in barca si torna a piedi a Chora, e poi su fino alla chiesa della Panagìa, dove l’icona rimarrà fino alla Pasqua successiva.
Credetemi: non mi era mai successo di vivere un’esperienza simile in vita mia.
Come dimenticare quei giorni a Folegandros? Quei festeggiamenti ricchi di tradizioni? Le splendide persone che quel clima festivo ci ha permesso di conoscere? Il calore degli abitanti, che ci hanno accolto nelle loro case a braccia aperte e fatto sentire i benvenuti? Vorrei rivivere quei giorni? Sì! Vorrei che molte persone venissero a conoscenza della Pasqua di Folegandros? No.
Ma so che solo chi leggerà fino in fondo questo post, e che quindi avrà un vero interesse nel documentarsi su questa splendida isola greca, verrà a conoscenza di questa tradizione. E chissà che non ci incontreremo proprio a Folegandros, a Pasqua. Noi ci siamo ripromessi di tornarci.
Volete vedere di più su questo viaggio? In queste Storie trovate i video più belli del nostro viaggio a Folegandros.
Volete abbinare Folegandros ad altre isole greche con un island hopping? Sono stata anche a Serifos, Sifnos, Naxos, Milos e Santorini. Ve le racconto qui sotto. Buona Grecia!
- Dieci bellissime cose da fare a Sifnos
- Dieci bellissime cose da fare a Serifos
- Naxos non turistica: dodici idee su cose fare
- Le otto spiagge più belle di Milos
- Sette paesini da vedere a Milos
- Santorini poco turistica: sette idee per un viaggio controcorrente
Ultimo consiglio! Per un island hopping perfetto nelle isole greche io uso Ferryscanner. Vi permette di confrontare rotte e prezzi di traghetti e di prenotare i biglietti. Potete farlo anche voi a questo link.
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Posso solamente confermare alla grande la bellezza autentica di quest’isola.Ci sono stata con mio marito quest’estate (anno 2023),alloggiavamo proprio a Karovastasis:alzarsi al mattino presto ed immergersi nelle acque del mare ancora ‘inanimato’ non ha prezzo! E subito dopo,coccolarsi con la colazione,magari in qualche localino,direttamente sulla spiaggia! È davvero un’isola magica,andateci!
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Ciao! Che bello leggere il tuo commento. Grazie. Folegandros è davvero un posto speciale, ma solo chi ci è stato può capire cosa significhi. Mi fa piacere sapere che questo ci accomuna. Un abbraccio.
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Wie schön deinen Bericht über Folegandros zu lesen.
Ja , es ist traumhaft,und es zieht uns immer wieder dorthin.
Folegandritis,nennt man diese (Sehn)Sucht.
Der Flug für 2024 ist schon gebucht.
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Danke für deinen Kommentar. Ich bin aber neidisch, ich will auch in 2024 wieder nach Folegandros! Übrigens, kennen wir uns? ☺️
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Grazie delle informazioni! Siamo stati a Folegandros e la terremo nel cuore per i suoi paesaggi… c’è un po’ troppo turismo radical chic talvolta, che sta sostituendo la genuina tradizione, quella che si vorrebbe trovare sulle isole greche. Confermo la professionalità e meraviglia delle mani di Laura. Il suo massaggio Ayurvedico ha qualcosa di “ magico”, come i colori dell’isola.
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Ciao! Grazie a te per leggermi e lasciarmi questo commento. Noi abbiamo visitato Folegandros ad aprile, in bassissima stagione, e non abbiamo percepito il turismo di cui parli. Ma immagino possa essere così in periodi più affollati.
Nello stesso viaggio tra le isole greche ci ha invece un pochino deluso Antiparos, di cui ci avevano parlato molto bene. L’abbiamo trovata troppo commerciale.
Sono d’accordo su quello che dici: le isole greche andrebbero lasciate alla loro tradizione.
Hai per caso qualche isola da consigliarmi che abbraccia questa filosofia?
Un abbraccio e ci vediamo là!
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Certo che in quanto a conoscenza delle migliori destinazioni ed attrazioni da scoprire nelle isole greche, nessuno ti eguaglia! 😀
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Mi piacerebbe ma ne ho viste solo 8 su un totale di, non so, 6000? C’è del lavoro da fare! 😂
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