Donna sorridente di fronte all'abbazia di Mont Saint Michel - Normandia, Francia

Road trip in Normandia – Nove cose da fare

State pianificando un viaggio in Normandia e vi state chiedendo che cosa fare una volta arrivati in questa magica regione della Francia? La lista di attività possibili può essere lunga ed è per questo che ho deciso di riassumervi qui quelle che ho trovato più belle.
Tenete presente che la Normandia si presta benissimo per un road trip, così che mentre guidate da un luogo all’altro potete ammirare i bellissimi paesaggi di campagna.
Noi siamo rimasti cinque giorni, ma credo che una settimana sia la durata ideale per visitare la Normandia. Per godersela come si deve, a ritmi lenti.
Iniziamo subito: ecco nove cose da fare durante un road trip in Normandia.

1. Visitare Mont-Saint-Michel

Iniziamo da un grande classico. Uno dei luoghi più turistici non solo in Normandia, non solo in Europa, bensì in tutto il mondo. Stiamo parlando di Mont-Saint-Michel. Simbolo per eccellenza della Normandia e insieme alla sua baia –  teatro delle più grandi maree dell’Europa continentale – parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Questo link può tornarvi utile: vi informa sugli orari giorno per giorno delle maree. Non fate come noi: consultatelo e programmate la vostra visita in concomitanza dell’alta marea, così da vedere la baia scomparire sotto le acque dell’Atlantico e il monte totalmente isolato. Uno spettacolo, suppongo, indimenticabile.
Altre informazioni poco romantiche, ma importanti, riguardano come raggiungere Mont-Saint-Michel: potete lasciare la macchina al parcheggio che si trova a 2,5 chilometri dall’entrata del sito e poi raggiungere il monte con la navetta gratuita, a piedi attraverso il percorso pedonale o con una carrozza trainata dai cavalli.
Mont-Saint-Michel è senza dubbio un luogo ricco di fascino e mistero, che però, ahimè, si perde tra i vezzi del turismo di massa. A ciò, però, ho un rimedio: ammirare l’abbazia esattamente da questo punto, che ho scoperto con un vlog di In Viaggio col Tubo. Lì sarete in completa solitudine, se non contate le centinaia e centinaia di pecore intorno a voi. Un posto incredibile. Grazie Giorgio e Martina per avermelo fatto conoscere!

Il luogo simbolo della Normandia: Mont Saint Michel - Normandia, Francia
Il luogo simbolo della Normandia: Mont Saint Michel
Insieme a delle guide professioniste si può andare alla scoperta della baia. Vietato farlo da soli: le sabbie mobili qui possono essere fatali!
Mont Saint Michel visto da una prospettiva insolita - Normandia, Francia
Mont Saint Michel visto da una prospettiva insolita (senza turisti, solo pecore!)

2. Ammirare le falesie di Étretat

Étretat, piccolo paesino a nord di Le Havre, richiama tanti visitatori grazie alle sue falesie, delle scenografiche e maestose scogliere bianche a picco sull’oceano Atlantico.
Potete ammirarle comodamente dalla spiaggia principale, io però vi consiglio di salire fino alla cappella di Notre Dame de la Garde, da cui potrete godere di una meravigliosa vista dall’alto, anche sulle splendide calette che si aprono tra le falesie.
Il paesino in sé è molto turistico e non mi ha convinta, ma lo spettacolo offerto dalla natura a Étretat è qualcosa di magico. Non perdetevelo!

La spiaggia di Étretat, con vista sulle falesie - Étretat, Normandia, Francia
La spiaggia di Étretat, con vista sulle maestose falesie
Vista dall'alto sulle falesie e le calette che si aprono tra esse -  Étretat, Normandia, Francia
Tra le falesie si aprono delle splendide calette

3. Innamorarsi di Honfleur

Honfleur è quello che mi piace definire un piccolo gioiello. Situato a sud di Le Havre e raggiungibile – se venite da nord – tramite lo scenografico Ponte di Normandia, Honfleur vi ruberà il cuore.
Viuzze con ristorantini tipici, pasticcerie di macarons, raffinate boutique e poi quel romantico porticciolo – il Vieux Bassin – dove le casette dalle antiche facciate si specchiano nell’acqua.
Da non perdere a Honfleur anche Le Jardin des Personnalités, un parco dall’erba verdissima in cui si trovano diverse statue di personaggi – appunto le diverse personalità – che hanno lasciato un segno nella storia della cittadina. Tra questi, ovviamente, anche Monet, che con la Normandia va proprio a braccetto.
Honfleur è uno di quei posti in cui vorrei tornare, trovarmi un appartamentino nel centro storico e regalarmi una settimana di puro relax. Super consigliato!

Le Vieux Bassin, il romantico porticciolo di Honfleur - Honfleur, Normandia, Francia
Le Vieux Bassin, il romantico porticciolo di Honfleur

4. Trascorrere qualche piacevole ora a Bayeux

Bella cittadina medioevale, Bayeux è ricca di storia legata alla battaglia dello sbarco in Normandia, ospita una maestosa cattedrale, un famosissimo arazzo e tanti negozietti e ristoranti tipici.
Il mercoledì e il sabato si tiene il mercato, dove potrete acquistare deliziosi formaggi e altri prodotti regionali.

Uno scorcio pittoresco di questa bella cittadina - Bayeux, Normandia, Francia
Uno scorcio pittoresco di questa bella cittadina francese (perfino con il cielo sereno, un miracolo in quelle zone!)

5. Emozionarsi nei luoghi simbolo dello sbarco in Normandia

La Storia gioca un ruolo importantissimo nell’identità della Normandia. Quante volte infatti abbiamo sentito il nome di questa regione associato al termine “sbarco”? Tantissime.
Visitare e toccare con mano quei luoghi ricchi di memoria, però, non è come leggere le pagine di un libro. È qualcosa di più. Smuove qualcosa dentro. Ed è per questo che un viaggio in Normandia non può non includere la visita ai luoghi simbolo di quella battaglia.
A partire dal 6 giugno 1944, giorno in cui si celebra l’anniversario del più grande sbarco della storia, uomini provenienti da tutto il mondo vennero a combattere in Normandia, per abbattere il nazismo e ristabilire la libertà. La battaglia durò quasi tre mesi e fu un punto di svolta della seconda guerra mondiale.
Un posto che mai dimenticherò è la spiaggia di Arromanches: qui venne costruito il porto artificiale di Mulberry, che permise di sbarcare oltre due milioni di soldati alleati, 500 mila veicoli e quattro milioni di tonnellate di rifornimenti durante i mesi dell’azione militare. I resti di questo porto sono ancora visibili in mare. E credetemi rimarrete senza parole davanti a un memoriale del genere.
Un altro luogo simbolo dello sbarco in Normandia è Omaha Beach. Qui si tenne una sanguinosa battaglia, documentata, tra gli altri, in Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg.
Poco lontano, a Colleville-sur-Mer, si trova il Cimitero Americano, luogo di memoria e riflessione. Settanta ettari in cui riposano in eterno 9387 soldati americani, che persero la vita proprio durante le operazioni dello sbarco. Oltre 14 mila soldati deceduti in quei mesi sono stati invece rimpatriati negli Stati Uniti per volere delle loro famiglie. Quella collezione infinita di croci bianche sull’erba verde rimarrà per sempre uno dei ricordi più vividi del nostro viaggio in Normandia.

6. Fare il pieno di colore alla casa di Monet a Giverny

Tornando verso Parigi per prendere l’aereo che ci riportava in Germania, ci siamo fermati a Giverny, cittadina nota per ospitare la casa di Monet e i suoi bellissimi giardini.
Qui il pittore visse dal 1883 fino alla morte nel 1926 e tra ninfee e ponti giapponesi trovò ispirazione per tantissime opere.
Ricordo il tripudio di colori, di fioriture e la bellissima sensazione di trovarmi all’interno di un dipinto impressionista.
Da non perdere anche il negozio della casa-museo, in cui trovare tantissime idee regalo a tema Monet. Per gli amanti dell’arte un posto davvero da non perdere.
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito ufficiale della casa di Monet e dei suoi giardini.

Ritrovarsi all'interno di un dipinto impressionista - Casa di Monet a Giverny, Normandia, Francia
Ritrovarsi improvvisamente all’interno di un dipinto impressionista
Il giardino della casa di Monet a Giverny - Normandia, Francia
Un tripudio di colori nel giardino di Monet

7. Mangiare tante ostriche

Che ve lo dico a fare? Se conoscete questo blog – o la sottoscritta – sapete benissimo quanto io ami le ostriche. E se ho la possibilità di viaggiare in un posto in cui si può assaggiare questa leccornia, non mi faccio certo scappare l’occasione. La Normandia, grazie alla sua posizione sull’oceano Atlantico, è certamente uno di questi posti.
Ed è così che siamo finiti a mangiare ostriche quasi tutti i giorni e nel mio modo preferito: comprandole fresche al mercato, accompagnate da un buon calice di vino bianco e mangiandole to go vista oceano. Dove? Sicuramente a Trouville-sur-Mer, deliziosa cittadina che ospita un bellissimo mercato del pesce. Il mercato è aperto tutti i giorni dell’anno alla Halle aux poissons e, pensate, fa addirittura parte dei monumenti storici della cittadina, essendo stato costruito nel lontano 1935. Buon appetito!

Ostriche fresche del mercato e un calice di vino bianco, la mia idea di felicità - Trouville-sur-Mer, Normandia, Francia
Ostriche prese al mercato del pesce e un calice di vino bianco vista oceano: la mia idea di felicità

8. Dormire in uno chateau

Non finirò mai di consigliare il pernottamento da Chateau Saint Gilles a Bayeux. Un castello in cui la tranquillità regna sovrana e la totale assenza di sbavature può regalare solo gioie. Indimenticabile la zona spa, nel giardino, che comprende una sauna e una vasca idromassaggio esterna, dove rilassarsi guardando le stelle. E poi camere impeccabili, un grande parco con simpatici animali, uova fresche da raccogliere al mattino.
Se venite in Normandia dovete assolutamente farvi un regalo e dormire in uno chateau, costi quel che costi!

Chateau Saint Gilles, una favola di hotel - Bayeux, Normandia, Francia
Chateau Saint Gilles, una favola di hotel

9. Portarsi un ombrello

Potrà sembrare un consiglio stupido ma, credetemi, non lo è. In Normandia piove spesso e assai. Tanto da far sì che questo diventi un pretesto per i normanni per prendersi in giro e creare souvenir in cui la pioggia è la protagonista indiscussa.
Il nudismo va tanto in Normandia? Certo, ma indossando un kway. Le calzature preferite dalle donne normanne? Non importa la stagione, sempre e soltanto stivali di gomma! E via dicendo.
Per fortuna non possiamo modificare il meteo di un luogo e lo prendiamo così com’è, con i suoi pro e i suoi contro. E chissà che non sarete anche un po’ fortunati come noi, che in cinque giorni ogni tanto abbiamo visto il sole fare capolino dalle nuvole. Ma non ci giurerei: siete in Normandia dopo tutto.
Bon voyage!

Volete vedere i video del mio viaggio in Normandia? Potete farlo guardando le mie Storie.
Se invece volete leggere altri articoli che ho scritto sulla Francia, potete farlo qui sotto. Buona visione e buona lettura!

13 pensieri su “Road trip in Normandia – Nove cose da fare

  1. Un’altra bellissima destinazione! Ne ho viste alcune parti… quando decido una vacanza ho sempre il dubbio se tornare nei posti più belli dove sono già stato o se continuare a scoprirne di nuovi. Certo, potendo sidovrebbero fare entrambe le cose!😀

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    1. Ciao Francesco, come ti capisco! A volte “invidio” quelle persone che tornano sempre negli stessi posti perché penso che solo visitando un luogo più volte riesci a conoscerlo a fondo, a farlo davvero tuo. D’altra parte mi dico che no, il mondo è talmente grande e ci sono talmente tanti posti da vedere che non posso “sprecare” un viaggio per qualcosa che ho già visto. Infatti quando lascio un luogo lo faccio sempre con un po’ di malinconia perché anche se mi dico che tornerò, in cuor mio so che non lo farò.
      A dicembre però torno a Copenhagen, una città che ho visitato la prima volta tantissimi anni fa. E sono molto contenta di questo nuovo incontro. Ovviamente non mancherò di scrivere le mie impressioni sul blog.

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      1. Vero 😅 Infatti cercheremo di risparmiare sul cibo che sì, è un peccato perché la cucina è un punto di forza della Danimarca, ma siccome viaggio con le mie due bimbe sarebbe un po’ sprecato. Quindi via di panini e supermercato 🙈

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      2. A proposito dell’invidia per quelli che tornano sempre negli stessi posti: purtroppo temo che molti lo facciano solo per amore della routine, senza quello spirito di approfondimento o ricerca di cui parli. Sigh!

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